
Dopo alcuni anni trascorsi in solitudine sentimentale mi sono resa conto che il cinismo ha percorso molta strada sui sentieri del mio cuore. Ci sono giornate in cui il desiderio di avere una persona accanto è molto forte, la voglia di condividere anche una piccola parte della propria vita con qualcuno che ricopra una parte più importante di altri si fa sentire.. addirittura, in alcuni giorni, è talmente forte da ofuscarmi ogni altro pensiero. Altri giorni, invece, diversi accadimenti mi portano al pensiero che forse la mia situazione è la condizione ideale per una buona salute del cuore e della mente.. Un rapporto avverso e controverso con quello che vorrei e quello che invece ho; un pugno ed una carezza.. trovo molto difficile riuscire a gestire il tutto; a volte mi sento stanca, molto stanca e mi rendo conto di aver perso la voglia di cercare le forze, a volte, invece, ho il sole dentro, un sole che irradia il mio corpo e solleva l’anima da ogni peso. Volubile, lunatica, contraddittoria, indecisa, confusa, risoluta, imperturbabile, lagnosa, amorevole; probabilmente potrei descrivere altri mille modi di esistere, mille stati d’animo, sapendo che uno o più di questi stati d’animo mi faranno compagnia in questi giorni; naturalmente uno in opposizione all’altro. A volte mi viene persino il dubbio se possa essere soltanto un mio problema, se possa io essere irreversibilmente bipolare. Qualche giorno fa ho “conosciuto” una persona; dico conosciuto perché pur avendola tra le mie “esperienze” non avevamo mai condiviso lati particolarmente intimi dei nostri caratteri. Nei giorni in cui ci siamo frequentati le sensazioni principali e dominanti sono state molto piacevoli; una simpatica complicità ci ha tenuto compagnia; ci conosciamo da diversi anni eppure è, ad ogni istante, evidente che non ci conosciamo affatto.. ritengo un’utopia l’affermare di conoscere qualcuno.. non è concesso di conoscere a dovere noi stessi come potremmo raggiungere la consapevolezza di un’altra persona.
Ci vediamo, stiamo insieme, ci salutiamo dandoci appuntamenti “nel tempo”; in questi intervalli mi sono riscoperta vulnerabile, ansiosa, indecisa, dubbiosa.. a volte vorrei che mi chiamasse, a volte vorrei essere io a chiamarlo; a volte mi basterebbe un whatsapp, un sms.. sono questi i momenti più difficili dove faccio a cazzotti con me stessa.. questi momenti a volte durano giorni; mi rendo conto che tutti i miei buoni propositi di non aspettarmi nulla dagli altri incredibilmente scemano al desiderio di capire per quale motivo io possa non essere nei pensieri di quel qualcuno a tal punto da scatenare un’azione che mi coinvolga. So che potrei essere io a prendere l’iniziativa ed essere io a coivolgere quel qualcuno d’altro con un’azione.. ma questo è un altro momento difficle, forse più dei precedenti, perché il dubbio che questa azione possa in qualche modo modificare in peggio il naturale decorso delle cose mi attanaglia.
Dove è il giusto? quale è il meglio? agisco o subisco? E’ una vita difficile, sono sicura che qualsiasi decisione prenderò avrò qualcosa da recriminarmi.. sono certa che il mio personale inquisitore, ancora una volta, avrà tanta pietà quanto grande sarà il suo sorriso. Di fronte a questo tribunale la paura che ho, quella più grande, è quella di sbagliare, quella di spezzare quella sottilissima linea che tiene insieme l’incantesimo con la realtà. Se ci fosse Round Robin mi direbbe che dovrei fare quello che mi sento, quello che il mio cuore sente sia la cosa giusta.. Sicuramente sarebbe la scelta giusta per non avere rimorsi emotivi, ma sarebbe accettata dalla mia mente? sarei in grado di perdonarmi se questa scelta finisse con l’essere quella sbagliata? Sarebbe la mia mente così magnanima dal concedere al mio cuore un errore così irreversibile? Non so più quale sia la cosa giusta.. non so più se agire o subire.. non so più. La cosa assolutamente divertente è che mentre vomito queste considerazioni sono certa che alla prima telefonata, o al primo messaggio, mi darò della cretina per aver partorito questi contorcimenti mentali, dicendomi “perché ti sei fatta tutti questi problemi? hai visto? basta crederci, abbi fiducia.. adesso fai un bel sorriso, di quelli che solo tu sai fare e goditi questo momento..”, però sono altrettanto certa che se il tempo che separerà un sorriso dall’altro sarà ritenuto da me eccessivo i dubbi torneranno e i demoni che vivono nella mia anima si nutriranno ancora una volta delle mie perplessità trasformando i sorrisi in angosce.
Credo che non esista una soluzione a tutto questo; forse la vita stessa non è niente altro che una viscida amalgama che ti impasta ed in qualche modo ti lega ai suoi capricci..
Forse..

Warheads Candy

